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Edifici Pubblici

| Categoria: Edifici Pubblici

Palazzo Santa Margherita

1989

Dettagli progetto

Località:  Modena
Nazione: Italia
Data Progetto: 1989
Superficie di intervento: 10.000 mq

 

 

 

 

 

 

  

 Descrizione intervento

Palazzo Santa Margherita si trova in una delle più suggestive vie del centro storico di Modena, Corso Canalgrande, nell'area in cui si ergeva una chiesa dedicata a Santa Margherita.

Utilizzato nel XII secolo come convento, è divenuto poi caserma; successivamente, dal 1874 è stato sede del Patronato dei Figli del Popolo. Ora ospita la Galleria Civica, uno dei centri di produzione culturale più autorevoli nel panorama nazionale dell'arte contemporanea, la Biblioteca Delfini, il celeberrimo Museo della Figurina con tutte le stampe donate dalla famiglia Panini e l'Istituto Musicale Orazio Vecchi.

Operare in una struttura di circa 10.000 mq disposta su 3 piani, dove ogni mattone è intriso di storia, e al cui  interno si svolgono importanti eventi e mostre di rilievo sul panorama locale e nazionale è stato sicuramente complesso.

L’edificio in fase progettuale è stato accuratamente studiato, così da mantenere quanto più possibile inalterati gli spazi e le volumetrie esistenti che ne creano un'unica atmosfera evocativa.

L’intervento è stato realizzato in 2 distinte fasi distanti quasi una decina di anni una dall’altra così da conseguire il miglior adattamento possibile all’impiego degli ambienti.

La progettazione impiantistica ha visto l’impiego di differenti tipologie impiantistiche per meglio sposarsi con le esigenze di ogni zona e richiedere il minor impatto visivo possibile prediligendo un impianto idronico per il riscaldamento e un impianto a espansione diretta per il raffrescamento.

Nella seconda fase di progetto è stato possibile prevedere un impianto di riscaldamento a pavimento a spessore ridotto con massetti a secco appositamente brevettato per situazioni analoghe.

La struttura è stata servita da Unità di Trattamento aria così da garantire le migliori condizioni di salubrità rispettando l’afflusso mutevole di persone.

Una struttura di questa valenza storica, in grado di ospitare centinaia di persone contemporaneamente e al cui interno sono custoditi migliaia di volumi cartacei e centinaia di preziosi cimeli senza dubbi rappresenta una criticità quasi unica ai fini della sicurezza e prevenzione incendi.

La nostra progettazione si è spinta allo studio delle migliori soluzioni sul mercato sposando la tecnologia ad alon portatile per il museo della figurina e prevedendo un impianto del tipo a ugelli radiali a soffitto alimentati da bombole a gas argon per l’archivio storico così da proteggere e custodire negli anni a venire la storia della nostra città.


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